Le bollette di conguaglio sono da sempre tra le più temute da tutti i consumatori. Quando si stipula un contratto di fornitura energia elettrica, le voci da considerare sono diverse, e non sempre del tutto note al cliente. Ad esempio, quando si parla di conguaglio, significato e modalità di calcolo possono generare non pochi dubbi.
In realtà si tratta semplicemente di un calcolo effettuato esclusivamente sulla base dei consumi effettivi. Le letture per effettuare il conguaglio gas o luce sono rilevate direttamente dal fornitore oppure possono essere eseguite dal cliente. In quest’ultimo caso si parla di autolettura.
Cosa significa conguaglio
Il termine conguaglio indica il pareggio tra il dare e l’avere.
Tramite il conguaglio, pertanto, si tende a regolarizzare situazioni ripartite in modo iniquo o a stabilizzare fenomeni sottoposti ad oscillazioni frequenti.
Ma cos’è esattamente il conguaglio nelle bollette? La bolletta di conguaglio è quella calcolata sulla base dei consumi effettivi, ossia sui consumi letti direttamente dal contatore, ai quali vengono aggiunti i costi dell’energia non fatturati nelle precedenti bollette.
Il conguaglio in bolletta
La bolletta di conguaglio chiude l’annualità e riporta esclusivamente i consumi effettivi del cliente, grazie ai dati provenienti dal contatore del gas e dell’energia elettrica. Pertanto, è possibile che la bolletta di conguaglio abbia un importo più elevato rispetto alle altre, qualora i consumi effettivi risultino superiori a quelli stimati. Per questo motivo esiste un conguaglio luce e un conguaglio gas.
In mancanza dei dati dei consumi rilevati dai contatori, infatti, le bollette luce e gas vengono calcolate in funzione dei consumi stimati. Questi, di solito, sono inferiori ai consumi reali. Il conguaglio è quindi quell’importo che si è tenuti a corrispondere per pareggiare il debito con il fornitore e viene calcolato in base all’importo totale dovuto e a quanto già pagato nelle precedenti bollette.
Cause bolletta di conguaglio
Perché si riceve una bolletta di conguaglio? Le cause principali sono tre:
- Mancato invio dell’autolettura;
- Scarsa efficienza energetica dell’abitazione;
- Tariffa non adatta alle abitudini di consumo del cliente.

Il conguaglio consiste nella differenza tra l’energia effettivamente consumata, misurata dal contatore, e l’energia fatturata e pagata nelle bollette precedenti. In bolletta è dunque l’importo da pagare calcolato su questa differenza tra consumi effettivi e consumi fatturati.

Che differenza c’è tra conguaglio della luce e quello del gas?
A numerosi consumatori capita di ricevere la bolletta di conguaglio del gas, mentre è sempre più raro per quanto riguarda la luce. Vediamo insieme perché:
- Luce: Per l’energia elettrica, esistono da diversi anni contatori elettronici che misurano i consumi energetici a distanza, permettendo quindi al fornitore di ricevere periodicamente – se non giornalmente – i consumi reali da inserire in bolletta. In questo modo non c’è una reale differenza tra consumi stimati e reali, per cui non viene applicato il metodo del conguaglio.
- Gas: Per la fornitura del gas non è ancora diffuso un contatore che disponga della lettura da remoto: per questo motivo, spesso si riceve una visita dell’operatore per la lettura dei consumi. Inoltre, il metodo del conguaglio e la fatturazione sui consumi stimati era in passato una modalità per distribuire equamente alcune spese legate alla stagionalità. Oggi invece gli utenti preferiscono basare la bolletta direttamente sui consumi effettivi, per cui si pratica l’autolettura.